NORME PER I COLLABORATORI

La rivista accetta contributi inediti e non proposti ad altre riviste, redatti in italiano o in inglese, che si occupino principalmente, ma non esclusivamente, di archivistica ecclesiastica. I saggi possono essere inviati liberamente, senza scadenze, e saranno inseriti nel primo numero disponibile, dopo aver superato le verifiche e revisioni previste.

Non si pubblicano inventari di archivi o fondi, ad eccezione di eventuali descrizioni di livello alto (serie e sottoserie), da porsi in appendice, se funzionali al contenuto dei contributi proposti. I manoscritti devono essere rifiniti in ogni parte e presentati nella stesura definitiva attenendosi scrupolosamente alle seguenti note editoriali, pena l’esclusione. Per poter aderire al processo di double blind peer review, il saggio deve risultare completamente anonimo.

Pertanto, il file del manoscritto deve contenere il testo della proposta senza che il nome dell’autore appaia in alcuna delle sue parti (ad esempio sotto al titolo, nelle note o nei riferimenti bibliografici, evitando inoltre l’adozione di formule quali “rinvio a quanto già pubblicato...” o simili). In tali casi andrà sostituito con i tre asterischi (***). Inoltre, le proprietà del file devono essere prive di nomi o altri dettagli personali, mediante le funzioni di anonimizzazione fornite dai vari programmi di scrittura. In file a parte, l’autore indicherà nome e cognome, istituzione di appartenenza, indirizzo postale e di posta elettronica.

Nel medesimo file si inserisca inoltre un breve abstract sia in italiano che inglese (max. 500 caratteri, spazi inclusi) e alcune keyword sia in italiano che in inglese (max. 5 parole). Abstract e keyword non siano predisposti per recensioni e cronache, per le quali si veda sotto. I testi devono essere redatti in formato .docx e inviati per posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Scarica il pdf completo