L'associazione nasce il 4 febbraio 1956.
 
Quel giorno 22 archivisti ecclesiastici si radunarono in un'aula della Pontificia Università Gregoriana a Roma per discutere sull'opportunità di dar vita ad una libera associazione con lo scopo di incontrarsi periodicamente per trattare di problemi di comune interesse e per tenersi aggiornati sugli indirizzi più recenti della dottrina archivistica, naturalmente per tradurla poi, in quanto possibile, nella pratica.

In quello stesso incontro, preceduto da altri più ristretti con varie autorità vaticane, fu deciso all'unanimità dei presenti di procedere alla costituzione dell'associazione, affidando ad un comitato provvisorio, di preparare lo statuto e di provvedere a chiedere le necessarie autorizzazioni sia in Vaticano sia fuori.

Punti fermi della nuova associazione: pur nascendo con l'autorizzazione delle autorità vaticane, perché desiderava avere in Vaticano la sua sede legale e, se possibile, anche materiale, sarebbe stata una "Libera Associazione di Archivisti di Archivi Ecclesiastici". Inoltre, la nuova Associazione non avrebbe posto limiti territoriali ai soci che avessero desiderato di aderirvi. Anzi era auspicabile che le domande e le iscrizioni provenissero da archivisti di vari paesi, insomma da quanti si interessavano degli archivi di enti ecclesiastici nella Città del vaticano, in Italia e in ogni altro paese. L'Associazione voleva essere uno strumento di collaborazione nel campo tecnico, al servizio delle Autorità ecclesiastiche; ma al tempo stesso si inserisse nella collaborazione internazionale al servizio della ricerca scientifica.

Il 10 luglio 1956 ebbe luogo presso l'Archivio Segreto Vaticano, che ha ospitato l'associazione nei propri locali fino al 1972, l'assemblea dei soci che scelse a maggioranza il nome che ancora porta di "Associazione Archivistica Ecclesiastica", elesse il primo Consiglio di Presidenza e approvò lo Statuto.

 

L'Associazione era così veramente costituita e poteva cominciare la propria attività, indicata in via di massima negli articoli 2 e 3 dello Statuto: curare l'ordinamento e la buona gestione degli archivi e assicurarne più efficacemente la conservazione; promuovere lo studio degli archivi che più direttamente interessano la storia della Chiesa; adottare ogni mezzo che valga a rendere più proficua l'attività scientifica e tecnica dei soci. Attraverso quali iniziative? Organizzando convegni di studio, promuovendo pubblicazioni specie quelle atte a facilitare la consultazione degli archivi stessi, incoraggiando i soci a partecipare ai congressi e agli incontri, specie se rivolti allo studio dei problemi riguardanti gli archivi.

 

 
L'Associazione cominciò subito a svolgere la sua attività. A poco più di un anno dalla costituzione si tenne in Roma, nei giorni 5-8 novembre 1957, il I convegno al quale tenne la prolusione il cardinale Angelo Roncalli e la conclusione lo stesso pontefice Pio XII in una solenne udienza concessa agli convegnisti. A distanza di circa un anno si tenne il II convegno nei giorni 8-12 settembre 1958. Una magistrale prolusione vi fu tenuta dall'arcivescovo Giovanni Battista Montini.

 

Da allora la celebrazione dei convegni è stata periodica e sono stati pubblicati gli atti nella rivista periodica Archiva Ecclesiae, che può considerarsi un vero corpus di archivistica, utile per quanti si occupano di archivi.
Nei convegni, oltre alla trattazione affidata a specialisti dei principali problemi concernenti l'ordinamento e la buona tenuta degli archivi, sono stati messi in rilievo l'importanza e il grande valore ecclesiale e storico culturale della documentazione in essi contenuta; sono state portate a conoscenza dei partecipanti le iniziative in materia degne di essere conosciute, e caso mai anche imitate, e naturalmente stimolato lo zelo degli archivisti, richiamando in pari tempo l'attenzione dei loro superiori sul dovere di conservare con sicurezza e di tenere in efficienza gli archivi per l'esigenza degli enti che hanno prodotto la documentazione e per soddisfare la crescente richiesta di consultazione da parte degli studiosi.

 

Particolare importanza riveste, tra le diverse attività promosse dall'Associazione, la realizzazione della Guida degli archivi Diocesani d'Italia. In tre volumi sono censiti gli archivi diocesani italiani e di ognuno di essi viene fornita una breve descrizione, il titolario, gli strumenti di consultazione e riproduzione, una nota bibliografica essenziale. Significativo apprezzamento per l'iniziativa è venuto dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali che ha voluto inserire i tre volumi della Guida nella collana delle sue pubblicazioni.

 

Una nuova importante iniziativa è stata già avviata: la Guida degli Archivi Capitolari d'Italia.
 

Ulteriori informazioni, i volumi degli atti dei convegni e le suddette pubblicazioni possono richiedersi a:
Associazione Archivistica Ecclesiastica
Piazza S. Callisto, 16 - 00153 Roma